Francesco Fareri «Mechanism Reloaded» (2013)

Francesco Fareri «Mechanism Reloaded» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Andreas X »

 

Recensione Pubblicata il:
27.05.2013

 

Visualizzazioni:
1762

 

Band:
Francesco Fareri
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Titolo:
Mechanism Reloaded

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco Fareri - 7&8 strings guitar
Emanuele Calvelli - bass
Emiliano Bonini - drums

 

Genere:
Progressive Metal / Neo-Classical / Shred

 

Durata:
39' 29"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2013

 

Etichetta:
Autoproduzione

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Doverosa premessa: i brani strumentali non mi sono mai piaciuti. Detto questo, immergiamoci nel viaggio che lo shredder romano Francesco Fareri, al suo quinto lavoro, di cui uno con il monicker Virtual Mind, la band da lui fondata (a cui si aggiungono tre produzioni didattiche), ci invita ad intraprendere attraverso la milionata di note che lascia giù nel suo album “Mechanism Reloaded”.
Passata la tranquilla intro “First Breath”, la title track “Mechanism Reloaded” dice già tutto: shredding at its best e riff devastanti. Il canovaccio si ripete per ogni canzone (alla lunga forse la cosa potrebbe stancare), ma ogni singolo brano è impreziosito da main themes sempre eleganti e ricercati, oltre a parti non di puro shredding caratterizzate da un uso intelligente delle armonizzazioni e da passaggi con più chitarre sovraincise architettati in modo da non essere mai eccessivi o fuori luogo.
Sarebbe inutile fare una recensione brano-per-brano, pertanto mi limito ad evidenziare alcuni brani che, a mio parere, spiccano in particolar modo, quali la già citata “Mechanism Reloaded” (guest Jeff Loomis), “Evils Icon” (guest Jon Finn), “After Thy Soul”, “Beyond The Mind”.
Come detto, i brani strumentali non mi sono mai piaciuti. Tuttavia, non posso esimermi dall’apprezzare quest’album, prodotto egregiamente, suonato anche meglio (come potete anche vedere nei video che Fareri ha fatto di un paio di brani), tanto dal nostro virtuoso delle 7 e 8 corde quanto dai musicisti che l’hanno accompagnato alla batteria e al basso nonché, ovviamente, dai due guest ovvero Jeff Loomis (chitarrista dei Nevermore e solo artist) e Jon Finn (insegnante alla prestigiosa Berklee).
Piacevole sottofondo per un viaggio in auto, nonché per un momento di relax in cui non si vuole pensare a nulla ma solo lasciarsi trasportare dalle note, mi sento di consigliare quest’album certamente agli amanti dello shred, ma anche ai semplici amanti della chitarra che volessero ascoltare qualcosa di abbastanza vicino alla perfezione.

Track by Track
  1. First Breath 65
  2. Mechanism Reloaded 80
  3. Evils Icon 75
  4. Silver Blades 75
  5. Equilibrium Elements 75
  6. Second Of Balance 75
  7. After Thy Soul 80
  8. Beyond The Mind 80
  9. Temple Of Sinners 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 85
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 100
Giudizio Finale
78

 

Recensione di Andreas X » pubblicata il 27.05.2013. Articolo letto 1762 volte.

 

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